Finanzia anche tu la ricerca sugli
Effetti biologici dei campi elettromagnetici
Centinaia di migliaia di persone nel mondo finanziano ogni anno la ricerca scientifica in settori “scomodi” per l’industria, e quindi ostacolati in tutti i modi a livello statale dalle lobby coinvolte. Uno di questi settori – che oggi preoccupa assai anche per l’avvento della tecnologia “5G” nella telefonia mobile – è senza dubbio quello degli effetti biologici dei campi elettromagnetici. Lo studio di tali effetti, infatti, ci fornisce informazioni preziose sulle possibili conseguenze di tali campi sulla salute dell’uomo.
Effetti sulla nostra salute e importanza della ricerca privata
Possiamo inferire gli effetti sulla nostra salute anche da studi epidemiologici e di laboratorio, e le notizie in tal senso non sono certo rassicuranti. Il numero di persone elettrosensibili nei Paesi avanzati è in crescita di pari passo con l’aumento delle antenne della telefonia mobile. Negli USA, il tumore al cervello è già la prima causa di cancro nella fascia di età 15-19 anni. E l’Istituto Ramazzini di Bologna e il NTP americano hanno concluso due studi decennali che ne mostrano, sui ratti, un nesso causa-effetto per il 3G.
I tumori del cervello e del sistema nervoso centrale (CNS) rappresentano il tipo di cancro più comune nella fascia di età 15-19 anni fra i giovani americani, secondo una approfondita analisi sui tumori cerebrali. (fonte: Ostrom et al., 2016)
Nel nostro Paese, il principale ricercatore sugli effetti biologici a livello cellulare (genetico, enzimatico, etc.) dei campi elettromagnetici è il dott. Fiorenzo Marinelli, biologo già ricercatore per trent’anni al CNR di Bologna, ed oggi ricercatore indipendente che si appoggia a due laboratori universitari. La ricerca in vivo svolta da Marinelli sulle colture cellulari ha il vantaggio di essere assai più rapida e molto meno costosa rispetto a quella effettuata sui ratti, così da fornire risultati nel giro di pochi mesi.
Come lo stesso Marinelli racconta in un’interessante quanto eloquente intervista rilasciata alla giornalista scientifica Francesca Romana Orlando – e che potete vedere cliccando qui – al CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche, noto ente statale finanziato da tutti noi) i fondi relativi agli effetti biologici dei campi elettromagnetici gli sono stati tolti già nel 2005. Da allora, Marinelli deve trovare finanziamenti esterni per portare avanti la ricerca in questo settore, che in Italia altrimenti non viene svolta.
Intervista al dott. Fiorenzo Marinelli che illustra le ricerche svolte e l’importanza del donare. Per visualizzare il filmato clicca qui.
Le due ricerche di laboratorio da noi proposte al Dott. Marinelli
Marinelli nel 2017 ha svolto due rilevanti ricerche in tal senso, relative in particolare agli effetti sul Wi-Fi, che sono state possibili grazie anche al finanziamento dell’Associazione A.M.I.C.A. (Associazione per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale): (1) con l’Università di Roma “La Sapienza”, una ricerca in vitro sugli effetti del Wi-Fi a livello enzimatico; (2) con l’Università dell’Insubria, una ricerca in vivo, su cellule in coltura, degli effetti del Wi-Fi sui geni, che sono segmenti del DNA cellulare.
Il Comitato scientifico di Inquinamento Italia ha proposto a Marinelli l’effettuazione di due nuove ricerche, ritenute di importanza fondamentale per comprendere la reale gravità degli effetti legati ai campi elettromagnetici a radiofrequenza connessi alla telefonia mobile e delle loro interazioni con i campi a bassa frequenza (linee di alta tensione), tutti campi ormai presenti – con intensità assoluta e relativa diversa – su vaste aree (99% AF e ≈3-5% BF) del territorio italiano. Le ricerche proposte sono le seguenti:
1) Studio in vivo degli effetti comparati dell’esposizione di cellule ai campi elettromagnetici prodotti da un cellulare 2G, 3G e 4G. Infatti, vi sono già indicazioni a livello epidemiologico e di laboratorio della maggiore pericolosità del 3G rispetto al 2G, nonostante le potenze emissive molto più basse legate alla tecnologia 3G. Dato che il 4G è fondamentalmente un’estensione a nuove frequenze del 3G, vi sono fondati sospetti che gli effetti del 4G siano peggiori di quelli del 3G, e si vuole stimarne la differenza.
Incremento del rischio di glioma (barre di colore rosso) usando cellulari con rete 2G vs. rete 3G, nonostante passando dal 2G al 3G la potenza emessa dal telefonino si riduca di molto, come mostrato dalle barre di colore blu (Morgan et al. 2016).
2) Studio in vivo degli effetti dell’esposizione combinata di cellule ai campi elettromagnetici ad alta frequenza (4G) ed a bassa frequenza (elettrodotti). Infatti, vi sono sospetti che i “palazzi della morte”, presenti in alcune città, in cui sono stati segnalati “cancer cluster” di tumori (in particolare, al cervello) siano riconducibili all’azione combinata di 1 o 2 campi a radiofrequenza (che agirebbero come agente fisico cancerogeno) e di 1 o 2 campi a bassa frequenza (che agirebbero da co-promotore del cancro).
I tralicci di Via Sottocorno, a nord di Milano, dove le cronache locali riportano la presenza di due condomini con un “cancer cluster” anomalo (oltre 50 casi di tumore in trent’anni).
Unisciti alla raccolta di fondi per avere presto delle risposte!
Il Dott. Marinelli ha accettato con molto piacere la nostra proposta, ma di fatto questi due studi così importanti non potranno essere svolti se non si raccoglierà la somma necessaria alla loro effettuazione, che può essere stimata in 12.000 euro complessivi. Pertanto, invitiamo tutti i singoli cittadini a fare una piccola donazione seguendo le istruzioni fornite di seguito, entro e non oltre la fine di questo mese. Chi avesse la possibilità di donare somme uguali o superiori a 1.000 €, è vivamente invitato a farlo.
Abbiamo richiesto a Marinelli di citare nelle sue future pubblicazioni scientifiche i donatori di importi uguali o superiori a 3.000 € che hanno permesso lo svolgimento dello studio in oggetto. Abbiamo anche richiesto che tutti i donatori di importi uguali o superiori a 1.000 € vengano informati in anteprima – ed in via confidenziale – sui risultati ottenuti (è noto, infatti, che fra la conclusione di una ricerca e la pubblicazione dei risultati su una rivista peer-reviewed può trascorrere più di un anno).
Le donazioni per le ricerche di Marinelli da noi proposte andranno effettuale sul conto corrente bancario (o su quello Paypal) dell’Associazione A.M.I.C.A., un ente no-profit che ha già finanziato tramite le donazioni di singoli cittadini alcune sue precedenti ricerche. Nel portale web di A.M.I.C.A. (www.infoamica.it) potete trovare numerose informazioni sull’attività da loro svolta. Per eventuali ulteriori informazioni, potete contattare l’associazione via e-mail scrivendo a amica@infoamica.it.
ESTREMI DEL CONTO CORRENTE DI A.M.I.C.A.:
Intestatario: Associazione per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale – ONLUS
IBAN: IT63K0617503269000000999780
PER LE DONAZIONI TRAMITE PAYPAL, IL VERSAMENTO VA FATTO ALLA E-MAIL:
Nella causale della donazione ricordati di indicare: “Ricerche del Dott. Marinelli proposte dal portale Inquinamento Italia”. Puoi anche dare un contributo aggiuntivo alla ricerca in questo settore donando il tuo “5 x 1000” ad A.M.I.C.A., semplicemente inserendo nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi dedicato al volontariato il seguente codice fiscale: 97306440583. Nota che anche le donazioni effettuate ad A.M.I.C.A. sono fiscalmente deducibili, sia per le persone fisiche che per le imprese.
Il dott. Marinelli svolge da anni anche un’intensa attività divulgativa.
Dott. Fiorenzo Marinelli – Biologo, ha lavorato come ricercatore, fino al 1° aprile 2017, presso l’Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Bologna, dove ha condotto diverse ricerche sugli effetti biologici della radiofrequenza emessa dai telefoni cellulari, dai radar, dal Wi-Fi e da altri dispositivi mobili, pubblicate su riviste internazionali peer-reviewed. È stato componente del Consiglio Scientifico dell’Istituto di Citomorfologia, Normale e Patologica, del CNR, nonché responsabile di ricerca del progetto ISPESL-Ministero della Sanità sugli effetti delle radiazioni. Attivo nel campo della divulgazione di tali tematiche, attualmente è ricercatore del Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo Sostenibile (CIRPS) dell’Università “La Sapienza” di Roma, e collabora anche con l’Università dell’Insubria.
A.M.I.C.A. (Associazione per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale – ONLUS) è un’associazione no-profit nata il 21 maggio 2003 per promuovere la conoscenza e la consapevolezza riguardo ai problemi di salute causati dall’esposizione a campi elettromagnetici ed a sostanze chimiche presenti nell’ambiente e nei prodotti d’uso comune. Supportata da medici ospedalieri e universitari fra i maggiori specialisti italiani sull’argomento, ed a sua volta di supporto ad essi, A.M.I.C.A. è particolarmente impegnata, fra le altre cose: per il riconoscimento della Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e della Elettrosensibilità; per l’abbassamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, e per questo fa parte dell’Alleanza Internazionale per i Campi Elettromagnetici (IEMFA). Potete trovare l’interessante storia dell’Associazione e una cronistoria dell’intensa attività da essa svolta nel corso di vari decenni cliccando qui.
Il portale web dell’Associazione A.M.I.C.A.