Effetti del rumore sullo sviluppo di feti e bambini

L’esposizione al rumore costituisce un rischio per la salute umana, ma non solo per quella degli adulti. Esistono prove scientifiche sufficienti che l’esposizione al rumore può indurre effetti significativi sia sullo sviluppo fisico dei feti sia sullo sviluppo cognitivo dei bambini.

Nel 1978, l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (EPA) statunitense ha realizzato uno studio che suggeriva una correlazione tra “basso peso” alla nascita (così definito dall’OMS quando esso è inferiore a 2.500 grammi) e livelli sonori elevati, ed anche fra tassi elevati di difetti di nascita (quali labbro leporino, palato delle palpebre e difetti nella colonna vertebrale) e luoghi in cui le future madri incinte sono esposte a livelli di suono elevati, come ad esempio l’ambiente degli aeroporti.

Esistono ormai ampie prove che l’ambiente gioca un ruolo rilevante nella formazione del fisico, del comportamento e della funzione degli esseri viventi – e dunque degli animali, compreso l’uomo – fin dal concepimento e non solo dalla nascita. Il feto è in grado di percepire i suoni e di rispondere ad essi tramite l’attività motoria e il cambiamento del tasso cardiaco. Gli effetti dell’esposizione al rumore dell’embrione sono più alti quando essa si verifica tra i 15 ed i 60 giorni dopo il concepimento, il periodo in cui si formano gli organi interni importanti e il sistema nervoso centrale.

Gli effetti sullo sviluppo successivo si verificano quando la vasocostrizione nella madre riduce il flusso ematico, e quindi l’ossigeno e l’alimentazione al feto. Il basso peso alla nascita ed il rumore sono stati associati anche a bassi livelli di alcuni ormoni nella madre. Si pensa che questi ormoni influenzino la crescita fetale e siano buoni indicatori della produzione di proteine. La differenza tra i livelli ormonali delle madri in gravidanza in aree rumorose e in aree tranquille aumenta quando la nascita si avvicina.

Gli studi più vecchi sul peso alla nascita e l’esposizione al rumore suggeriscono che, quando le donne sono esposte a un rumore di aereo maggiore di 65 dB, si verifica una piccola diminuzione del peso alla nascita. Uno studio più recente, del 2003, analizzando l’esposizione al rumore intenso osservata in aree vicine site intorno agli aeroporti militari degli Stati Uniti a Okinawa, Giappone, ha confermato una significativa relazione dose-risposta tra il basso peso alla nascita e l’esposizione al rumore.

Gli effetti del rumore non si limitano allo sviluppo fisico del feto. Quando infatti i bambini piccoli sono regolarmente esposti a livelli di rumore che interferiscono con il discorso, possono sviluppare difficoltà nel parlare o nel leggere, in quanto le funzioni di elaborazione uditiva vengono compromesse. Le ricerche hanno dimostrato che, quando i bambini imparano in aule più rumorose, hanno maggiori difficoltà a comprendere il parlato di coloro che apprendono in situazioni più tranquille.

In uno studio condotto nel 1993 dall’Università di Cornell, i bambini esposti al rumore negli ambienti di apprendimento hanno incontrato problemi con la discriminazione delle parole, nonché vari ritardi nello sviluppo cognitivo. In particolare, la disfunzione dell’apprendimento della scrittura nota come “disgrafia” è generalmente associata a fattori di stress ambientali presenti in classe.

Livelli elevati di rumore danneggiano anche la salute fisica dei bambini piccoli, oltre che il loro sviluppo cognitivo. Come dimostrato infatti da uno studio del 2008 compiuto in Serbia, i bambini provenienti da abitazioni rumorose di notte e scuole materne rumorose di giorno a causa del rumore urbano stradale hanno spesso una frequenza cardiaca significativamente maggiore (in media di 2 battiti / minuto) rispetto a quella dei bambini provenienti da case e scuole più tranquille.

Tutto ciò non deve stupire, poiché le conseguenze del rumore sono state osservate anche in altri mammiferi. In laboratorio, i topi stressati da elevati livelli sonori hanno dimostrato di essere più proni alla malattia, meno in grado di apprendere il modo di uscire dai labirinti e di assistere a una riduzione del 66% del peso fetale (come conseguenza di un anormale sviluppo dell’embrione dopo la fecondazione) quando sono esposti a 82-85 dB (equivalenti a un potente tosaerba) per otto ore al giorno.

 

Riferimenti bibliografici:

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