Parecchio. Un recente studio scientifico mostra molto bene come la combustione domestica del legno peggiori la qualità dell’aria nelle città del Regno Unito. La combustione del legno aggiunge tra il 24% e il 31% all’inquinamento particellare – ovvero da particolato – emesso a Birmingham e Londra. Molte persone pensano che questa sia una forma innocua di riscaldamento, ma non lo è. In effetti, è spesso difficile vedere l’impatto di un inquinante fino a quando non viene portato via. Questo è esattamente ciò che altri ricercatori hanno fatto, come illustrato da 3 altri studi. Tra il 2005 e il 2007, sono state sostituite 1.110 vecchie stufe a legna nella cittadina di Libby, nel Montana. L’inquinamento da particolato durante l’inverno è diminuito del 28% e i bambini hanno avuto meno respiro sibilante, infezioni respiratorie e mal di gola. Dopo aver vietato la combustione del legno in 100 dei giorni più inquinati della San Joaquin Valley in California nel 2012, tra il 7% e l’11% di anziani in meno sono stati ricoverati in ospedale con diversi tipi di problemi cardiaci. Infine, l’inquinamento da particolato è crollato del 40% a Launceston, in Tasmania, quando il riscaldamento di molte case a legna è stato convertito in elettrico. I tassi di mortalità negli over 65 sono diminuiti di circa il 10%, un effetto più evidente negli uomini. Al contrario, non c’erano cambiamenti di salute corrispondenti nella vicina Hobart, che era al di fuori del programma di conversione.