In Italia non esiste una normativa specifica per il controllo della qualità dell’aria indoor. Per colmare questo vuoto normativo si fa riferimento alle normative specifiche per ambienti di lavoro, per strutture alberghiere, per ambienti scolastici, etc., che prevedono varie raccomandazioni obbligatorie relative alla presenza delle canne fumarie, alla volumetria degli alloggi, al divieto di fumo, e che garantiscano ambienti di vita sani e sicuri. L’unica legge sull’inquinamento indoor (DM 10 Ottobre 2008) riguarda gli edifici della Pubblica Amministrazione, e fissa dei Criteri Ambientali minimi e un limite sull’emissione di formaldeide. I Criteri Ambientali Minimi (CAM) stabiliscono dei limiti in termini di contenuto di Composti Organici Volatili (COV), formaldeide e altri prodotti chimici che i materiali utilizzati possono presentare. I materiali che devono rispettare i limiti sono pitture e vernici, tessili per pavimentazioni e rivestimenti, laminati per pavimenti e rivestimenti flessibili, pavimentazioni e rivestimenti in legno, altre pavimentazioni (diverse da piastrelle di ceramica e laterizi), adesivi e sigillanti, pannelli per rivestimenti interni. In particolare, per la formaldeide il suddetto Decreto interviene per fissare un limite di emissione pari a 0,1 ppm (equivalente a 0,124 mg/mc) per tutti i pannelli a base di legno ed i manufatti con essi realizzati (mobili o altro) in ambienti di vita e soggiorno.