Il cloro viene solitamente dosato come soluzione concentrata di ipoclorito di sodio che, una volta disciolto in acqua, forma acido ipocloroso. L’acido ipocloroso è la forma disinfettante attiva del cloro spesso descritta come cloro “libero” o “attivo”. La concentrazione combinata di acido ipocloroso e ipocloriti è spesso descritta come “cloro totale”. Un importante componente del dosaggio del cloro è mantenere un pH di 7,5 che assicura una disinfezione efficace. Gli standard per l’acqua potabile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stabiliscono che “2-3 mg/l di cloro dovrebbero essere aggiunti all’acqua per avere soddisfacenti disinfezione e concentrazione residua. La quantità massima di cloro utilizzabile è 5 mg/l. Per una disinfezione più efficace le quantità residue di cloro libero dovrebbero superare i 0.5 mg/l dopo almeno 30 minuti di contatto ad un pH di 8 o inferiore”. Per uccidere i batteri è in realtà necessario poco cloro; circa 0.2-0.4 mg/L. Le concentrazioni di cloro aggiunte all’acqua sono tuttavia solitamente più alte, a causa della richiesta di cloro dell’acqua. Al giorno d’oggi il gas di cloro è usato soltanto per grandi installazioni comunali ed industriali di depurazione dell’acqua. Per applicazioni più piccole solitamente si aggiungono ipoclorito di calcio o di sodio.