Fin dall’inizio degli anni ’90, gli studi epidemiologici hanno indicato che il rumore nel tempo libero pone un pericolo sostanziale, soprattutto per bambini, adolescenti e giovani adulti, e
può produrre una perdita dell’udito irreversibile. Questo rischio è fondamentalmente dovuto alla grande esposizione in attrazioni molto rumorose, come i fuochi d’artificio, ed all’esposizione per via elettronica, ad es. tramite riproduttori di musica o in concerti fortemente amplificati. L’esposizione al rumore impulsivo prodotto dai fuochi d’artificio ha un più alto livello di rischio per l’uomo salute rispetto all’esposizione al rumore continuo. Consapevole dei problemi relativi a questo tipo di esposizione, l’Unione Europea (UE) ha pubblicato la Direttiva 2013/29 / UE che stabilisce un livello sonoro massimo di 120 dB (A, imp) a diverse distanze dal punto di lancio a seconda del tipo di artefatto. Secondo un recente studio scientifico, la popolazione e i lavoratori sono esposti, quando partecipano feste o pellegrinaggi in cui vengono sparati fuochi d’artificio, a valori che superano il livello massimo dichiarato dall’UE e in alcuni casi raggiungono il picco di 137 dB (C), che rappresenta un alto rischio per gli individui esposti.