Inquinamento Italia è un sito web informativo interdisciplinare dedicato all’inquinamento, nato grazie alla collaborazione con esperti nelle rispettive discipline. Esso è strutturato come un libro “virtuale” (il cui Indice si trova nella sezione “Guide rapide”), in modo che ogni “capitolo” digitale – composto da vari articoli – permetta al lettore di farsi in poco tempo un’idea chiara dell’argomento trattato in quel capitolo.
Anche se vi è un aggiornamento aperiodico dei principali argomenti trattati, questo non è un sito di news e nemmeno di consulenza, e non ospita commenti ai post. L’obiettivo è infatti – né più né meno – informativo, cioè di di fornire una trattazione organica e divulgativa del vasto, e gravissimo, tema dell’inquinamento: non solo quello dell’aria, ma anche dell’acqua, del suolo, elettromagnetico, acustico, radioattivo, luminoso, etc.
L’esigenza di un sito del genere nasce dal fatto che l’inquinamento rappresenta ormai una delle principali cause di morte nel mondo e, soprattutto, lo è in ormai quasi tutte le Province d’Italia, e dalla constatazione che nel nostro Paese, nonostante sue vaste aree siano in assoluto fra le più inquinate del pianeta, il problema non viene affrontato in modo adeguato per una serie di ragioni, a cominciare dall’ignoranza sul tema.
L’inquinamento è una delle principali e più sottovalutate emergenze italiane. Gran parte dell’inquinamento è strettamente legato a doppio filo con il tema dei rifiuti, il cui smaltimento rappresenta uno dei 3 più grandi business illegali, insieme alla droga e all’immigrazione clandestina. Vi sono pertanto lobby potentissime che difendono gli interessi di pochi, i quali guadagnano inquinando sulla pelle della popolazione che muore.
Da anni, i limiti di legge per l’inquinamento – diversamente da quanto l’uomo della strada crede– appaiono stabiliti non già per difendere la salute delle persone, bensì per permettere i business che altrimenti ne risulterebbero, di volta in volta, compromessi. Gli esempi che si potrebbero citare in tal senso sono numerosi, per non parlare di una serie di inquinanti “emergenti”, del tutto trascurati dalla legislazione italiana e non misurati dagli organismi competenti, ma non per questo meno pericolosi per la salute delle persone.
Ma le bugie hanno le gambe corte, ed i cittadini hanno il diritto (e il dovere) di sapere come stanno realmente le cose. Oggi, grazie a Internet, ai social media, e ad una serie di comitati spontanei che stanno nascendo come funghi in moltissimi Comuni italiani con un numero “anomalo” di tumori e di patologie riconducibili all’inquinamento – o con impianti inquinanti in progetto o in essere– le persone si stanno “svegliando” e scendono sempre più di frequente in campo per rivendicare il diritto alla salute propria e dei propri figli.
Alcune fonti di inquinamento sono in forte e ingiustificata crescita numerica, talvolta addirittura come conseguenza degli incentivi statali: è il caso, ad esempio, dei grandi impianti a biogas ed a biomasse, che hanno avuto un vero e proprio “boom” negli ultimi anni, grazie anche ad Amministratori locali “complici”, talvolta in maniera plateale. Altre fonti sono più subdole, come ad es. lo spargimento, sui campi coltivati, di fanghi derivati da una parte dei rifiuti urbani, e dunque “imbottiti” di cocktail di sostanze nocive.
Uno dei motivi per cui la maggior parte delle fonti di inquinamento sono subdole è che, in realtà, gli effetti sulla salute dell’uomo sono diluiti nel tempo e nello spazio. Infatti, ad esempio, una sostanza cancerogena può impiegare anni a passare dal suolo alla falda da cui viene prelevata l’acqua usata per cucinare e per bere, e dunque il legame causa-effetto è meno evidente. Inoltre, meccanismi vari fanno viaggiare e accumulare nel tempo gli inquinanti in modo difficile da monitorare perfino per gli specialisti.
Il fatto che nel nostro Paese si sia oramai raggiunto e superato largamente il livello di guardia non è espresso solo da un vasto corpus di evidenze epidemiologiche, ecologiche e scientifiche che sono sotto gli occhi di chi sa e vuole vederle, ma anche dall’evidenza che ormai, in molti casi, l’unico reale baluardo sia costituito non dalle leggi o dall’intervento degli Enti preposti a farle rispettare, bensì dai comitati ambientalisti locali spontanei e dall’opera di divulgazione e denuncia di giornalisti e media indipendenti.
Al tempo stesso, le nuove tecnologie stanno fornendo ai cittadini una formidabile serie di modi per: monitorare con apparecchi o sistemi low-cost la dose di inquinamento a livello personale; realizzare mappe collaborative dell’inquinamento a livello iperlocale; cercare di mitigare nell’immediato, con vari accorgimenti, i rischi sulla salute, nell’attesa di soluzioni a medio o lungo termine ottenibili con la consapevolezza diffusa e la vostra pressione costante e documentata sulle Istituzioni locali e soprattutto nazionali.
Quello di un portale scientifico interamente dedicato alla divulgazione e alla prevenzione sul tema dell’inquinamento è un progetto, evidentemente, di rilevanza nazionale, che poggia sul lavoro di ricerca e sull’esempio di un nutrito gruppo di specialisti (medici, fisici, chimici, biologi, giornalisti, etc.) che si riconoscono nelle parole di Lorenzo Tomatis (1929-2007), medico e scienziato, già direttore dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC):
“Adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa anche accettare il dovere di informare, impedire l’occultamento di informazioni sui possibili rischi, ed evitare che si consideri la specie umana come un insieme di cavie sulle quali sperimentare tutto quanto il progresso tecnologico è in grado di inventare, dando priorità alla qualità della vita e all’equità sociale, ponendo il mantenimento della salute al di sopra dell’interesse economico”.
Tomatis ha avuto il coraggio di dire la verità alle persone.
Vorremmo ringraziare, per il particolare impegno sul campo riguardo i temi – fortemente collegati fra loro – dell’inquinamento, della prevenzione del cancro e della tutela della salute:
Fiorella Belpoggi è direttrice dell’Area ricerca all’Istituto Ramazzini e direttrice del Centro di Ricerca sul Cancro “Cesare Maltoni” di Bologna, dove lavora fin dal 1981. Biologa di formazione, i suoi interessi di ricerca comprendono studi di tossicità a breve e lungo termine su sostanze chimiche e agenti fisici, inclusi additivi alimentari, solventi, pesticidi, campi elettromagnetici, etc. È autrice di oltre 120 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.
Valerio Cinti, fisico con un solido background chimico, lavora alla “Divisione Innovazione e Ricerca” presso il Centro ricerche dell’ENEL di Pisa, sede centrale di tutte le attività di ricerca del gruppo. Si è occupato di scouting tecnologico e di ricerca nell’area tecnica, ad es. di inquinamento legato ai vari sistemi di produzione energetica. È impegnato nella tutela dell’ambiente e della salute come presidente del Comitato “Aria Pulita Viareggio e dintorni”.
Agostino Di Ciaula ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1989 e la specializzazione in Medicina Interna nel 1994 presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. È presidente del comitato scientifico nazionale e internazionale dell’International Society of Doctors for Environment (ISDE). Svolge attività assistenziali in ambito ospedaliero e attività di ricerca. È autore di numerose pubblicazioni in lingua inglese su riviste internazionali.
Fabio Di Todaro è biologo nutrizionista con un master in giornalismo, e lavora come giornalista medico-scientifico presso la redazione della “Fondazione Umberto Veronesi”, che si occupa della produzione di contenuti per testate cartacee e online in tema di medicina, ricerca e prevenzione. Inoltre, collabora o ha collaborato come free-lance con numerose testate nazionali, quali La Stampa, Il Corriere della Sera, La7, Il Corriere del Mezzogiorno.
Patrizia Gentilini, laureatasi in Medicina, si è specializzata in Oncologia a Genova nel 1980 e poi in Ematologia a Ferrara. Ha lavorato dal 1979 stabilmente in Oncologia presso l’ospedale di Forlì, occupandosi sia di Prevenzione-Diagnosi Precoce che di Terapia dei tumori. A fine 2007 si è ritirata dall’esercizio attivo della professione, ma in qualità di membro dell’ISDE si occupa attivamente di divulgare le tematiche inerenti l’impatto dell’inquinamento sulla salute.
Livio Giuliani, già Dirigente di Ricerca del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), è un bio-matematico che ha svolto ricerche sulla radioprotezione per oltre 30 anni, con particolare riferimento all’esposizione dei lavoratori alle radiazioni non-ionizzanti ed ai campi elettrici e magnetici. È stato professore a contratto di Bioelettromagnetismo all’Università di Camerino, ed è co-fondatore e portavoce della International Commission for Electromagnetic Safety (ICEMS).
Pietro Greco, giornalista scientifico e autore di numerosi libri, è laureato in Chimica. Co-fondatore ed a lungo vice-direttore del Master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), a Trieste, ha collaborato per anni con l’Unità, oltre che con numerose riviste e case editrici. Infine, è conduttore, insieme ad altri, del programma radiofonico Radio3Scienza, in onda sulla terza rete radiofonica della RAI.
Angelo Gino Levis, già professore ordinario di Mutagenesi Ambientale presso l’Università di Padova, già membro della Commissione Tossicologica Nazionale presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), già consulente dell’OMS presso l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), ed oggi vice-presidente dell’Associazione per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog, è tra i massimi esperti italiani degli effetti sulla salute dei campi elettromagnetici.
Lucio Luzzatto, oncologo, ematologo e genetista di fama mondiale, è stato per 10 anni a capo dell’Istituto Toscano Tumori e, in precedenza, dell’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli. Ha diretto, in passato, anche il Dipartimento di Genetica Umana del prestigioso Memorial Sloan-Kettering di New York, uno dei più importanti centri di ricerca sul cancro del mondo. È autore di oltre 300 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali.
Fiorenzo Marinelli, biologo, ha lavorato per oltre 30 anni come ricercatore presso l’istituto di Genetica Molecolare del CNR di Bologna. Si occupa degli effetti biologici e genetici dei campi elettromagnetici dal 1991. È stato responsabile scientifico di progetti di Ricerca del CNR dedicati agli effetti dei telefoni cellulari, reti wireless, WIFI, radar ed esposizione della popolazione nelle abitazioni e all’aperto ai campi elettromagnetici. È autore di vari articoli scientifici e libri, ed effettua conferenze divulgative sugli effetti dei campi elettromagnetici.
Mario Menichella è laureato in Fisica e ha un Master in Comunicazione della Scienza conseguito presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Ideatore del corso Difendersi dall’inquinamento: come misurarlo e prevenirne gli effetti sulla salute, si occupa, in particolare, di inquinamento elettromagnetico e di inquinamento radioattivo. Ha sviluppato un utile indice per la stima off-site del livello di inquinamento locale.
Andrea Vornoli, laureato con lode in Scienze e Biotecnologie Molecolari a Pisa, è ricercatore presso il Centro di Ricerca sul Cancro “Cesare Maltoni” di Bologna, dove attualmente si occupa della più grande ricerca sperimentale a livello mondiale sugli effetti nocivi prodotti dalle antenne della telefonia mobile. In precedenza, ha lavorato presso il National Toxicology Program del National Institute of Health (USA) come postdoctoral research fellow.
Ultimo aggiornamento di questa pagina: 26/02/2020
NOTA BENE: Per eventuali dubbi, domande o altre necessità in materia di inquinamento non dovete scrivere a (o su) questo sito, bensì dovete rivolgervi all’ARPA competente per il vostro territorio o, in alternativa, al più vicino comitato ambientale spontaneo (ne trovate un elenco parziale in questo sito) o organizzato (Legambiente, etc.).
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Buona lettura!